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Festa del Perdono in Valdarno


La Festa del Perdono in Valdarno: questa festa ha origini molto antiche ed è strettamente legata alle tradizioni religiose del Cattolicesimo. Diffusa in tutta Italia, è stata celebrata nel corso dei secoli con diverse modalità e in diversi periodi dell’anno: probabilmente la più antica e famosa Festa del Perdono è quella di Assisi, legata alla figura di San Francesco.

Festa del Perdono in Valdarno

Festa del Perdono in Valdarno

In Toscana, questa ricorrenza trova le sue origini nel periodo medioevale. Nel corso del XIV secolo, tutta la Toscana (come, d’altro canto, accadeva anche nel resto d’Italia) è stata teatro di lotte intestine tra classi sociali e tra i tanti staterelli che si erano venuti a creare.

I signori di ogni contrada rivendicavano la propria autorità su diversi territori, attraverso azioni spesso violente. In seno a questa spirale di violenza, si formò un gruppo animato da ideali pacifisti: i Penitenti Bianchi.

Il loro scopo era quello di opporsi ad ogni azione violenta e di promuovere un’idea di collaborazione, pace e perdono. Camminavano per le piccole cittadine e si fustigavano, predicando il rispetto e il perdono, ma non sempre erano ben accetti e riuscirono ben poco a trasmettere le loro idee.

Tuttavia, le loro azioni non sono state completamente dimenticate: ancora oggi, in memoria di questi movimenti pacifisti, si celebra ogni anno, nel mese di Settembre, la Festa del Perdono in Valdarno.

 

I principali centri della Festa del Perdono in Valdarno

L’area in cui le celebrazioni sono più diffuse è quella del Valdarno. Ne sono interessati tutti i centri principali: Montevarchi, San Giovanni Valdarno, Terranuova Bracciolini, Bucine, Cavriglia, Pian di Sco’ e Figline Valdarno sono sede di importanti manifestazioni, ma la tradizione è diffusa in ogni piccolo borgo della Valle dell’Arno, tra Firenze ed Arezzo.

La Festa del Perdono in Valdarno, è diventata l’occasione per rendere omaggio alle ricchezze dl territorio valdarnese: la terra, l’agricoltura, l’enogastronomia, la vita all’aria aperta, l’arte sono i temi principali, intorno a cui vengono organizzate manifestazioni, sagre, gare e momenti di incontro.

Foto storica della festa del Perdono

Foto storica della festa del Perdono

Settembre è diventato il mese in cui in tutto il Valdarno si celebra l’arte e la cultura, si organizzano sagre e fiere, si promuove la bellezza del territorio. L’afflusso di turisti è intenso, il programma di attività è vario e lascia solo nell’imbarazzo della scelta.

Qualunque sia l’aspetto della Toscana che vi interessa di più, siete sicuri di poter trovare quello che fa al caso vostro. Da festa pacifista quale era in origine, la Festa del perdono è diventata un’occasione di scoperta, di avvicinamento al territorio.

Solo per fare un esempio, sono quasi 400 anni che si celebra la Fiera degli Uccelli: questa simpatica fiera è il modo giusto per conoscere il mondo dei volatili tipici della regione e, soprattutto per i bambini, è un modo festoso e divertente per avvicinarsi al mondo della natura. Anche i grandi resteranno affascinati, in questa giornata in cui, per una volta, sono gli animali a fare da padroni e non l’uomo.

Inutile dire quanto sia importante la Festa del perdono per il rilancio dell’economia e lo sviluppo della Valle dell’Arno: ben nota per le sue bellezze naturali, non sempre l’area del Valdarno è conosciuta in tutti i suoi aspetti.

 

Le tradizioni popolari nella Festa del Perdono in Valdarno

Partecipare a questa grande manifestazione, permette di curiosare in quegli aspetti che poco conosciamo e riscoprire antiche tradizioni popolari. Per chi viene dalla città, sarà sorprendente immergersi in un’atmosfera che riporta a quella Toscana ormai dimenticata, ma sempre affascinante, dei giochi medievali, delle antiche tradizioni religiose, della cultura enogastronomia.

In ogni borgo, si predilige un aspetto in particolare, ma è sempre la tradizione Medioevale la protagonista a Montevarchi, ad esempio, si può prendere parte all’antico gioco della fune, entrato nel guinnes dei primati per il numero di partecipanti coinvolti: finora il massimo raggiunto è stato di 294 persone. Altrettanto suggestivo è il Gioco del Pozzo, anche questo risalente al XIV secolo.

Gioco del Pozzo durante la Festa del Perdono

Gioco del Pozzo

Tipiche della tradizione Toscana sono anche le taverne, che nell’immaginario collettivo richiamano al calore e all’ospitalità della gente del luogo. Se ancora oggi ve ne sono tantissime, le taverne erano diffuse soprattutto nel medioevo, quando la gente amava trascorrere le serate in piacevole compagnia.

Per questo motivo, si organizzano delle serate a tema, dei banchetti collettivi e, in alcune serate, questi luoghi di ritrovo restano aperti al pubblico, in un continuo afflusso di viandanti, che si fermano per assaporare i salumi e i formaggi toscani, accompagnati da un buon bicchiere di vino.

A Terranova Bracciolini, la Festa del perdono è incentrata prevalentemente sul mondo dell’agricoltura. Oltre alla tradizionale Fiera degli Uccelli, viene allestita ogni anno una grande mostra zootecnica, in cui sono protagonisti gli animali tipici della zona, a cominciare dalla chianina, la pregiata razza bovina da cui si ottiene la bistecca alla fiorentina. Non mancano suini, pecore, capre, cavalli, asini.

La celebrazione del mondo agricolo continua con una esposizione delle macchine che vengono utilizzate per lavorare la terra: in tutto il centro storico vengono allestiti degli stand che mostrano trattori, camion e macchinari di vario genere. Tra uno stand e l’altro, si può fare shopping in una delle tante bancarelle multietniche o mangiare un panino al volo, fermandosi ai camioncini che ne preparano di squisiti, specialmente a base di porchetta, regina indiscussa della fiera.

Anche lo sport trova il suo spazio nella Festa del Perdono: si organizzano gare podistiche e in bicicletta e camminate alla scoperta del territorio. Gli splendidi paesaggi del valdarno sono il luogo ideale per praticare sport e mantenersi in forma: le campagne e i boschi sono un luogo rilassante, dove poter respirare aria buona e, contemporaneamente, godere delle bellezze naturali.

Ma non dimentichiamo che la Festa del Perdono in Valdarno ha una matrice religiosa. Anche se col tempo questo aspetto è andato perduto in favore di quello ludico, i valori religiosi conservano una grande importanza e vengono celebrati durante le messe tradizionali, ma soprattutto quelle cantate, per chi vede nel perdono soprattutto un valore religioso.

Non potevano mancare gli stand dedicati alla filiera corta, nuova frontiera dell’agricoltura toscana, che tanto affascina turisti italiani e stranieri. Dai formaggi alle marmellate e tanti altri prodotti della terra, molti agricoltori hanno deciso di sposare la filosofia di una produzione a chilometro zero.

Per eliminare gli sprechi economici ed energetici, tanti hanno scelto di coltivare, lavorare, produrre e vendere i prodotti della propria terra in maniera completamente autonoma (o quasi) liberandosi di costi di trasporto e raffinazioni industriali, evitando inutili rincari e promuovendo l’economia locale.

 

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